Storia e Festeggiamenti in onore di
San Giuseppe
La celebrazione del 19 Marzo risale alla fine del 1400. Nei primi del 1600 San Giuseppe compare nel calendario romano universale e fino all'anno 1977 la data figurava tra le festività religiose nazionali.
A Favara la devozione per San Giuseppe custode e protettore della famiglia è molto sentita. La festa di San Giuseppe, oltre ai consueti riti del 19 marzo, viene celebrata anche tra la fine di agosto e l'inizio di settembre.
In tal modo si permettere ai numerosi cittadini emigrati di partecipare a questo apprezzato evento che si tramanda ormai da generazioni. Uno dei momenti più popolari della festività è costituito dalla preparazione, in ogni quartiere della città, della Minestra o Maccu di San Giuseppe che unisce simbolicamente tutta la popolazione.
Da sempre, la Minestra di San Giuseppe è cucinato con tanta dedizione, con legumi e vari tipologie e con variegati tipi di pasta.Cucinata per grazia ricevuta e per aiutare i bisognosi. San Giuseppe, di fatto, è anche il protettore dei poveri e a lui si affidano le persone che si trovano in difficoltà.
I fedeli, si impegnano a organizzare la festa chiedendo una donazione di casa in casa e racimolando legumi, pasta e qualsiasi donazione necessaria per cucinare il "Minestra di San Giuseppe ". Tutte le famiglie che intendono assolvere a un voto o esprimere una PARTICOLARE DEVOZIONE AL SANTO, allestiscono un tavolo su cui viene posta l'immagine di San Giuseppe, che raccoglie numerosi amici e vicini per un momento di gustosa condivisione. La cottura è a legna, mescolata con grandi mestoli di legno e preparata all'interno dei tradizionali "callaruna", enormi pentoloni di stagno.Un'altra usanza è l'uscita per le vie di Favara dei Cavalli e Carretti "BARDATI E DECORATI" .